Albergo Diffuso: OPPORTUNITA’ per i PICCOLI BORGHI a rischio SPOPOLAMENTO
ALBERGO DIFFUSO
Pro memoria operativo per “step”
Con Decreto Presidenziale n. 7 del 2 febbraio 2015, pubblicato sulla GURS del 27 marzo 2015, la Regione Siciliana ha approvato il Regolamento di esecuzione ed attuazione della LEGGE 2 agosto 2013, n. 11: “Norme per il riconoscimento dell’albergo diffuso in Sicilia.
In contesti poco propensi alla progettualità imprenditoriale, ed in genere nei Comuni di piccole dimensioni, il Comune può e deve essere il soggetto in grado di incubare, facilitare e sensibilizzare la nascita dell’albergo diffuso attraverso:
- Azioni di sensibilizzazione: organizzando una serie di incontri finalizzati ad i illustrare alla collettività l’iniziativa di sviluppo locale.
- Raccolta informale di adesioni dei soggetti privati interessati al progetto.
- Redazione di uno studio di fattibilità per la promozione del sistema dell’Ospitalità Diffusa e più in generale del marketing territoriale e del turismo ecosostenibile .
- Realizzazione di una sezione dedicata all’interno del sito web istituzionale del Comune;
- Attuazione di piani programmatici di sviluppo turistico integrato con le attività turistiche esistenti
nel contesto territoriale.
- Proposizione di pacchetti turistici, attraverso le agenzie di viaggi autorizzate, per tour operator
nazionali e internazionali, prevedendo specifici educational tours, che permettano la scoperta del
territorio e i collegamenti dello stesso con le aree limitrofe di interesse turistico quali: isole Eolie;
Etna, Taormina; Piazza Armerina; Gole dell’Alcantara etc.
CRONOPROGRAMMA E AZIONI DA INTRAPRENDERE: I passaggi (step) ed i documenti necessari ad attivare tale iniziativa, nel rispetto delle indicazioni normative e regolamentari, sono i seguenti:
- verifica della delimitazione del centro storico, inteso come Zona A dello strumento urbanistico vigente. “Nei comuni nei quali gli strumenti urbanistici non prevedono l’individuazione di zone di centro storico, gli alberghi diffusi possono essere ubicati nelle aree individuate dagli stessi comuni come di interesse storico, architettonico o monumentale” (art.2 comm.2 legge 2 agosto 2013 n.11), previa apposita delibera consiliare. (Zona A come definita dall’art.2 comma 1 lettera a legge 2 agosto 2013 n.11)
- i comuni devono comunque preventivamente predisporre ed adottare una delibera per approvare l’ipotesi progettuale, la relativa localizzazione e le modalità di pubblicizzazione della stessa, sia essa in centro storico o nei borghi marinari e rurali;
- preventiva ed informale individuazione delle unità abitative (almeno 7 in non meno di 2 immobili) dislocate in più edifici separati e preesistenti, aventi le caratteristiche richieste dalla norma, ed in particolare il requisito del pregio storico o architettonico, con l’avvio di ricerche e contatti finalizzati ad individuare anche i relativi proprietari;
- alla luce dell’avvenuta delibera, pubblicazione di un avviso finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di eventuali proprietari di edifici ricadenti nelle zone individuate: si chiederà se sussiste la volontà di mettere a disposizione i propri immobili o le proprie attività imprenditoriali per la creazione di strutture ricettive per l’Albergo diffuso. Gli immobili, in buone condizioni o da ristrutturare dovranno possedere caratteristiche di particolare pregio che rispecchino l’identità culturale del territorio;
- verifica dell’interesse e della disponibilità dei proprietari rispetto alla possibilità di vendere, affittare o dare in uso gli immobili in questione, o, in alternativa, compartecipare alla gestione, anche alla luce dell’obbligo normativo di individuazione di un unico soggetto gestore;
- ricerca e coinvolgimento di eventuali imprenditori locali (da preferire) o esterni, intenzionati ad investire nella struttura ricettiva, avendo possibilmente maturato una adeguata esperienza nel campo dell’accoglienza;
- presentazione della documentazione funzionale e necessaria al riconoscimento dell’albergo diffuso, secondo quanto previsto dalla normativa;
- per le iniziative che necessitano di ulteriori investimenti, ricerca di forme di finanziamento, sia nell’ambito della programmazione dei fondi strutturali per la regione Sicilia per il periodo 2014/2020, che di fonti statali, con particolare riguardo allo strumento di “Microimpresa”: Il Comune potrebbe/dovrebbe impegnarsi ad informare i soggetti interessati in merito alle caratteristiche dei bandi, attraverso i propri uffici.
- accompagnamento, da parte del comune, all’avviamento ed alla gestione dell’attività ricettiva – Il SUAP fornirà informazione e assistenza per la presentazione del progetto ai soggetti privati proponenti l’iniziativa.